Scegliere imballaggi green
Durante il suo intervento alla conferenza sul clima di Parigi, Frans Timmermans, il primo vicepresidente della Commissione Europea ha dichiarato che: “L’Europa è in prima linea nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di un uso responsabile delle limitate risorse del pianeta. Ma è necessario fare di più”, puntando inoltre, sulla necessità del passaggio da un’economia tipo “lineare” ad un modello “circolare”. Le risorse naturali non sono inesauribili ed occorre quindi cambiare il modo in cui pensiamo il ciclo di vita dei nostri prodotti per arrivare a ridurre il più possibile le quantità di rifiuti non riciclabili che generiamo.
Le azioni creative intraprese da cittadini e imprese, quali il car sharing e gli imballaggi verdi, ci indicano già la via da seguire… Integrare gli sforzi nazionali con un approccio europeo permetterà di passare più rapidamente a un’economia circolare e con obiettivi di più ampia portata.
Timmermans nel suo discorso, denuncia l’inaccettabile spreco di cibo (attualmente pari al 33%) ed ha annunciato gli obiettivi europei che entro il 2030 prevedono importanti riduzioni in questo senso: entro il 2030 vogliamo che sia riciclato il 65% dei rifiuti domestici e rifiuti analoghi e il 75% dei rifiuti da imballaggio. Non è possibile promuovere il riciclaggio senza “allontanarsi” dalle discariche. Per questo motivo proponiamo che entro il 2030 non più del 10% di tutti i rifiuti prodotti sia trattato nelle discariche.
L’attuazione dei cambiamenti proposti permetterebbe di risparmiare l’equivalente di 500 miliardi di tonnellate di CO2 entro il 2035, portando una ventata di aria fresca nell’economia degli stati europei rendendo l’Europa più competitiva su scala mondiale.
Se tutti i paesi europei continueranno a collaborare in questo ambito, l’Europa potrà far sentire la sua voce e mantenere un ruolo guida sulla scena mondiale, aprendo la strada alla rivoluzione circolare globale.