Il polistirolo entra in casa con estrema facilità poiché preserva tutte le qualità di alimenti ed altri prodotti, è resistente agli urti ma non produce eccessivo peso superfluo.
Inoltre, non incide in maniera significativa sui costi di spedizione. Ma dove si butta il polistirolo quando non serve più?
Tale materiale, se sgretolato, può essere un vero e proprio inquinante per l’ambiente. Non è un prodotto biodegradabile, quindi, può restare intatto per secoli e danneggiare il nostro ecosistema. La buona notizia è che il polistirolo è riciclabile al 100%.
Scopriamo, quindi, come smaltirlo correttamente e dargli nuova vita.
Prima di tutto: cos’è il polistirolo?
Prima di scoprire come riciclare il polistirolo è bene conoscere qualcosa di più sulla sua composizione. Questo si presenta bianco, leggero e adatto per diversi usi. Si tratta di un polimero termoplastico che deriva dallo stirene che, a sua volta, è un idrocarburo aromatico. A scoprirlo è stato lo speziale tedesco Eduard Simon agli inizi dell’Ottocento. Per produrre il polistirolo industriale, però, serve anche il benzene che è un componente derivante dal petrolio.
Il polimero che si usa negli imballaggi, al giorno d’oggi, nasce da un processo di immersione in acqua a cui si aggiunge il pentano, anch’esso derivato dal petrolio.
Il polistirolo ottenuto è un buon isolante che risulta resistente a funghi, batteri e altri microrganismi dannosi per l’uomo. Il composto è atossico e facilmente modellabile.
Il polistirolo nella differenziata: dove si butta
Sappiamo che il polistirolo si può usare per imballare qualunque cosa, ad esempio, elettrodomestici, cd, dvd, rasoi, alimenti, pannelli isolanti e molto altro. Quando vanno smaltiti, però, è bene consultare le codifiche standard internazionali per acquisire maggiore certezza su come smaltirlo.
La Society of Plastic Industry ha studiato un metodo infallibile per identificare il materiale plastico e anche il polistirolo. Basta leggere il vademecum a disposizione e scoprire a quale, tra le sette categorie esistenti, corrisponde al polistirolo che dovete buttare.
Dopo aver consultato l’elenco con le varie composizioni del materiale, nella maggior parte dei casi, si evince che il polistirolo va gettato nella plastica ma vanno adottate alcune accortezze per favorire il riciclo che, come sappiamo, cambiano in base al comune di appartenenza.
Per verificare se le informazioni fornite dal comune sono corrette bisogna visionare sempre la confezione. Se qui vi è la sigla PS il prodotto è polistirolo e viene destinato alla plastica ma solo se si tratta di un involucro utilizzato per alimenti. Quindi vanno adottate le norme elencate di seguito.
Prima di buttare l’involucro bisogna sempre controllare che sia pulito da residui di cibo, va separato da parti che hanno una composizione differente, ad esempio, cartone. Può accadere, però, che un certo comune richieda il conferimento del polistirolo nell’indifferenziata. Per sicurezza va controllato sempre il regolamento della propria città e agire di conseguenza.
Se il polistirolo è di uso industriale, cosa bisogna fare? Dove va smaltito? Sicuramente nel secco indifferenziato. Nel caso in cui vi fossero dei dubbi a riguardo, è bene sempre rivolgersi agli uffici del comune di appartenenza e consultare il regolamento relativo ai rifiuti.
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