Gli imballaggi per alimenti in cartone ondulato conquistano il mercato dell’ortofrutta in Italia: questo è il dato più rilevante che emerge dalle ricerche dell’Osservatorio sulle Confezioni del food & beverage, istituito nel 2014 da CSO Italy (Centro Servizi Ortofrutticoli) e il consorzio Bestack dei produttori di packaging per ortofrutta.
Nell’anno passato l’introduzione del contributo per l’ecoshopper destinata all’ortofrutta ha portato ad un incremento dell’acquisto di frutta e verdura preconfezionata in appositi imballaggi dal 31% al 33%.
Inoltre le campagne europee per la riduzione della plastica e la sensibilizzazione a scelte di consumo sostenibili ed eco-friendly, hanno orientato sempre più produttori e clienti finali a preferire imballaggi in cartone per il food & beverage.
Le confezioni per alimenti in cartone ondulato rappresentano infatti il 50% dell’offerta sul mercato ortofrutticolo italiano, ma la percentuale varia a seconda della tipologia specifica di prodotto e del canale di distribuzione.
Nei mercati tradizionali e nell’export, dove è più facile per i distributori scegliere il packaging e le politiche commerciali in autonomia, l’impiego di scatole, vassoi e imballaggi in cartone ondulato supera il 60% dell’offerta totale, mentre nella grande distribuzione prevale ancora l’uso della plastica e il packaging in cartone è fermo al 44%.
Imballaggi in cartone per frutta e verdura: un valore aggiunto per produttori e utenti finali
Le innovazioni nell’ambito del design e delle caratteristiche degli imballaggi per alimenti in cartone hanno permesso a questa tipologia di packaging non solo di rappresentare la scelta più etica e sostenibile, ma anche di trasformarsi in un valore aggiunto che crea reputazione del marchio e fornisce servizi vantaggiosi all’utente.
Le grafiche innovative delle confezioni in cartone si rivelano sempre più spesso uno strumento di marketing vincente per un consumo consapevole e le nuove proprietà del cartone trattato offrono al consumatore la possibilità di acquistare prodotti ortofrutticoli sani e freschi, che dureranno più a lungo nel frigo di casa.
Claudio Dall’Agata, direttore di Bestack, consorzio non profit di ricerca e sviluppo che riunisce i principali produttori di packaging in cartone per l’ortofrutta, così commenta i dati raccolti dall’Osservatorio sulle Confezioni presentati alla fiera Fruit Logistica:
“Il consumatore ha come driver d’acquisto il servizio annesso al prodotto che compra, nella scelta seguono tutti gli altri elementi. In quest’ottica l’imballaggio rimane un costo da minimizzare se non offre servizi, mentre può essere un forte strumento di creazione del valore – che può condizionare anche la scelta del consumatore – se è in grado di rendere distintivo il prodotto e di promuovere il brand”.
Packaging per alimenti in cartone attivo: prodotti più freschi più a lungo, senza sprechi
Bestack ha presentato i nuovi imballaggi attivi in cartone ondulato per ortofrutta, che dopo 4500 analisi e oltre 200 test condotti su fragole, nettarine e albicocche durante una quinquennale ricerca sostenuta anche da Comieco, hanno visto confermata la loro capacità di mantenere frutta e verdura più fresche per oltre un giorno e mezzo rispetto al packaging in cartone tradizionale.
Le cassette in cartone sono già naturalmente l’imballaggio che garantisce una maggiore shelf-life dei prodotti ortofrutticoli, ma il packaging attivo brevettato da Bestack migliora e potenzia le capacità di conservazione dei materiali cellulosici grazie all’aggiunta di olii essenziali che contrastano la deperibilità di frutta e verdura.
I test condotti hanno permesso di evidenziare i vantaggi in termine di minore scarto dopo 48, 72 e 96 ore dal confezionamento in periodi di elevate temperature: gli imballaggi in cartone attivo hanno permesso di ridurre gli scarti dal 13 all’8% per le fragole, dal 18 al 13% per le albicocche e dal 25 al 20% per le nettarine.
In un anno questo innovativo packaging consentirebbe di non sprecare 8.300 tonnellate di fragole per un valore di 29,1 milioni di euro; 12.000 tonnellate di albicocche per un valore di 27,9 milioni; 84.000 tonnellate di pesche e nettarine per un valore di 134 milioni.
Uno studio condotto dall’Università di Bologna sul ruolo degli imballaggi nella lotta allo spreco alimentare ha confermato che le nuove confezioni in cartone attivo permetterebbero di evitare lo smaltimento come rifiuto di 850.000 tonnellate di prodotti ortofrutticoli, con importanti benefici ambientali e un risparmi stimato di oltre un miliardo di euro.