La gestione e l’organizzazione del magazzino rientrano nelle attività più impegnative per una società che si occupa dello stoccaggio di merci da smistare e spedire. Un magazzino poco strutturato, infatti, potrebbe avere conseguenze dirette sulla produzione, come nel caso di reiterati ritardi nella consegna, disordine nella gestione degli scaffali, errori di catalogazione o il mancato inserimento dei prodotti nel software aziendale. Proprio per questo abbiamo pensato di indicare i punti più importanti per gestire il magazzino in modo sistematico e ordinato.
Stoccaggio adeguato delle merci e utilizzo di un software adatto
Proprio per l’importanza che riveste lo stoccaggio nella gestione del magazzino, il personale che se ne occupa deve essere ben formato, affinché possa ricevere le merci e catalogarle in modo adeguato nel deposito.
Ma è importante anche controllare l’esattezza dell’ordine e la presenza di eventuali danni o alterazioni della merce, richiedendone l’eventuale sostituzione al produttore.
Se il magazziniere esegue bene le sue mansioni, infatti, anche i successivi step vengono facilitati, trattandosi di una struttura logistica nella quale le merci vengono ricevute, controllate, conservate adeguatamente e poi smistate.
Dopo il primo controllo effettuato dal responsabile del magazzino, si passa allo step successivo, che riguarda il carico e lo scarico delle scatole tramite un muletto, per poi sistemarle su scaffali o in posti pallet in modo preciso e comodo da raggiungere. Se ti stai chiedendo quali siano le misure dei pallet più adeguate per le tue necessità, puoi considerare delle misure standard.
L’area del magazzino nella quale posizionare le merci deve essere indicata dal sistema informativo utilizzato dall’azienda, ove presente. Anche questo fattore riveste un ruolo importante, dal momento che le operazioni di stoccaggio, sia nella fase del rilascio che del prelievo, possono essere sottoposte al barcode, una tecnologia che semplifica e automatizza la gestione.
Quando è presente il sistema informativo, infatti, il passo successivo riguarda la produzione di un codice a barre che viene stampato e inserito su ogni confezione come metodo di identificazione. Tale procedura, ovviamente, fa capo al software gestionale che facilita anche il compito di organizzare il magazzino, attraverso le seguenti fasi che devono succedersi in modo sistematico:
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- la registrazione degli ordini in arrivo
- la preparazione dei ddt e le relative fatture
- l’aggiornamento periodico dell’inventario
- il controllo del raggiungimento dei limiti di scorta.
La scelta degli scaffali e l’attrezzatura più adatta per organizzare il magazzino
La scelta delle strutture sulle quali depositare le merci dipende in primo luogo dallo spazio a disposizione, dalle esigenze dell’azienda e dall’indice di roteazione dei materiali.
Se si ha bisogno di scaffali differenziati, ad esempio, adatti allo stoccaggio merci di peso diverso, è preferibile utilizzate scaffalature porta pallet con accesso diretto, per eseguire il picking attraverso i carrelli o manualmente.
Nel caso di scaffalature per stoccaggio ad accumulo, invece, è prevista la creazione di appositi corridoi per semplificare il passaggio di personale e carrelli.
Quando, infine, lo stoccaggio riguarda merci che hanno un indice di rotazione elevato, come nel caso di beni deperibili (es. generi alimentari), è consigliabile l’utilizzo delle scaffalature dinamiche per organizzare il magazzino in modo sistematico. In tal caso, però, le scaffalature devono essere disposte a isola e montate con una piccola inclinazione, per semplificare il prelievo e il deposito.
L’alternativa è quella delle scaffalature push-back poste in contro pendenza, nel classico sistema LIFO (last in, first out), un sistema di gestione della merce che consente di vendere i beni acquistati più di recente prima degli altri, al fine di spedire sempre prima il carico “più giovane”.
Tale gestione deve essere sostenuta dalla presenza del materiale necessario per organizzare un magazzino. In commercio si trova un’ampia gamma di attrezzature di cui non è possibile fare a meno sia per l’imballaggio che per la successiva spedizione.
Si tratta delle buste per l’identificazione delle scaffalature, ad esempio, necessarie a riconoscere la categoria a cui ogni articolo appartiene; le etichette per pacchi e i il nastro adesivo per identificare le merci e imballarle in modo sicuro, oltre alle scatole e alle casse in legno, utili per le spedizioni e una tenuta ordinata del contenuto.
E ancora reggiatrici e tendiregge per la sigillatura, scotch e materiale vario per il confezionamento e l’imballaggio di alimenti.
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