La pulizia e la relativa sanificazione dell’ufficio rappresentano due operazioni fondamentali da effettuarsi in parte nel quotidiano e in parte periodicamente, prestando attenzione a utilizzare sempre i prodotti più adatti alle diverse tipologie di mobili, elementi d’arredo, attrezzature e apparecchi elettronici.
L’ufficio è uno degli ambienti nel quale si trascorre più tempo durante il giorno e seguire al suo interno le più importanti norme igieniche è indispensabile non solo per lavorare al meglio ma anche per accogliere come si deve i clienti.
Vediamo dunque come si può pulire l’ufficio in velocità ma con la massima cura, su quali aree è più opportuno concentrarsi e come è bene procedere per sanificare l’ambiente. Sono diversi gli aspetti a cui prestare attenzione e in questo approfondimento andremo a scoprirli tutti.
Dove concentrarsi prima di tutto per le pulizie?
Effettuare nel modo più corretto le pulizie di un ufficio, indipendentemente dalla sua metratura, significa innanzitutto decidere su quali aree concentrarsi in misura maggiore e dunque in quale ordine procedere. È meglio pulire prima la scrivania o il pavimento? Prima il bagno o la sala d’attesa?
Sicuramente se parliamo di pulizia associata alla sanificazione, la prima zona su cui concentrarsi dovrebbe essere proprio la sala d’attesa. Qui stazionano i clienti per molto tempo ed è facile che lo sporco dilaghi, soprattutto sul pavimento. Lo stesso discorso vale per il bagno. Nella stanza di lavoro conviene invece partire dal riordino delle scrivanie, per procedere poi con la pulizia delle tastiere dei computer.
Pensiamo ad esempio a quanto spesso capita di mangiare e digitare contemporaneamente? Lo sporco va a depositarsi sui tasti e fra di essi. Per eliminarlo si può usare una bomboletta ad aria compressa, per poi detergere con un panno appena inumidito o usando uno spray per tastiera.
Ricordate di svuotare i cestini e non dimenticate vetri e tende
Svuotare i cestini è un’operazione che potrebbe sembrare banale e scontata ma della quale molto spesso ci si dimentica, intenti nelle pulizie generali dell’ambiente.
Lo svuotamento dovrebbe essere effettuato ogni giorno, non solo in bagno ma anche nelle altre stanze, perché un cestino pieno può generare un’impressione di trascuratezza. Meno frequente è invece per sua natura la pulizia dei vetri e delle tende. Potreste effettuarla una volta al mese, così da non rischiare accumuli di polvere.
Ad ogni superficie il suo prodotto: ecco come fare le pulizie in ufficio efficaci
Quando si effettuano le pulizie di un ufficio occorre prestare la massima attenzione all’utilizzo dei prodotti adatti. Detergenti e igienizzanti devono essere selezionati con cura per non correre il rischio di rovinare superfici come quelle delle scrivanie in legno o pavimenti pregiati – pensiamo ad esempio al parquet – con danni che potrebbero anche rivelarsi irrimediabili.
In commercio si trovano non a caso prodotti adatti alle diverse superfici, da usare non solo per igienizzarle ma anche per ravvivarne la lucentezza. Per il legno, ad esempio, è bene usare una crema detergente a base di cera, mentre il parquet e il finto legno vanno puliti con una minima quantità di detergente dedicato, insieme a pochissima acqua.
I panni elettrostatici, infine, sono indispensabili per la rimozione della polvere dalle scrivanie e dai monitor dei pc.
Pulizie in ufficio: tre regole fondamentali
Ecco, dunque, tre regole fondamentali per ottenere pulizie veloci ed efficaci di un ufficio:
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- mettere in ordine prima di iniziare a pulire. Le operazioni di pulizia risulteranno molto più veloci.
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- iniziare da dove si accumula maggiormente lo sporco: ci riferiamo alle maniglie delle porte, ai pomelli, ai telecomandi dei condizionatori se sono presenti e agli interruttori della luce.
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- non trascurare le tappezzerie: probabilmente in sala d’attesa è presente un divano o magari le sedie dell’ufficio sono rivestite in stoffa. Ebbene tutte queste superfici richiedono di essere igienizzate.
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