Differenziare i rifiuti è fondamentale, anche sul posto di lavoro, ma l’errore è sempre dietro l’angolo. Tocca al datore di lavoro adoperarsi per far sì che i dipendenti separino correttamente l’immondizia, così da contribuire al riuso e incrementare il livello di sostenibilità in ufficio.
Il mancato rispetto delle regole a presidio della raccolta differenziata comporta sanzioni a carico dell’azienda, che potrebbe essere chiamata a rispondere di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti.
Ecco una guida con consigli pratici e soluzioni che spiegano come fare la raccolta differenziata in ufficio.
Come organizzare l’ufficio per la raccolta differenziata
Tra gli obblighi in capo al datore di lavoro c’è quello di fornire gli strumenti necessari per poter effettuare correttamente la raccolta differenziata ufficio ed evitare errori che comporterebbero multe anche piuttosto salate a carico del titolare dell’azienda.
Egli è tenuto a ricordare a tutti i collaboratori le regole da seguire per separare carta, plastica, vetro, imballaggi e altri materiali, esponendo in maniera schematica (per esempio, con una semplice infografica) cosa eliminare e dove farlo, sensibilizzando i dipendenti sull’importanza della raccolta differenziata ai fini della salvaguardia dell’ambiente.
Quanto alla collocazione dei bidoni, è suo dovere individuare le aree più adatte al posizionamento dei contenitori, facendo in modo che i lavoratori non siano costretti a girovagare per l’azienda per trovarne uno. Un’ottima soluzione è quella di posizionare in ufficio, o in un punto di raccolta facilmente accessibile, pattumiere con appositi scomparti e sacchetti colorati che permettano anche ai più distratti di diventare cittadini responsabili. Con questi accessori, infatti, separare i rifiuti diventa un automatismo.
È inoltre opportuno predisporre accanto ai distributori automatici di bevande e snack un contenitore per la raccolta differenziata di vetro, plastica, metallo e tetrapak, così come collocare un box ad hoc per lo smaltimento di cartucce e toner nella stanza delle stampanti, perché sono materiali tossici e pericolosi.
Un ulteriore passo in avanti per migliorare la raccolta dei rifiuti in ufficio è quello di predisporre un contenitore per la frazione dell’umido laddove sia presente un’area dedicata ai pasti.
Raccolta differenziata in ufficio: cosa possono fare i dipendenti
I lavoratori sono tenuti a utilizzare i contenitori forniti dal datore di lavoro ai fini della raccolta differenziata, separando correttamente i rifiuti in base al materiale di cui sono fatti. Devono, ad esempio, gettare la carta nell’apposito cestino, avendo l’accortezza di togliere le graffette, e ricordarsi di appiattire scatole e scatoloni prima di buttarli per ridurne il volume.
Devono inoltre prestare attenzione a non buttare nel contenitore della carta biglietti plastificati, scontrini, carta chimica (fax), fazzoletti usati e carta con residui di cibo perché compromettono il processo di riciclaggio.
Una volta rimessa in sesto la stampante, la fotocopiatrice o il fax, il lavoratore deve gettare la cartuccia esausta in un apposito contenitore chiamato eco box, destinato a contenere esclusivamente questo tipo di rifiuto.
Infine, ai dipendenti è fortemente consigliato di intraprendere delle azioni volte a ridurre al minimo il consumo della carta come stampare con moderazione, riutilizzare i fogli stampati per prendere appunti, sostituire le agende cartacee con quelle digitali oppure riutilizzare vecchie cartelle.
Ratioform offre un’ampia gamma di soluzioni dedicate alla raccolta differenziata in ufficio: vari contenitori per rifiuti e bidoni della differenziata.
Molto pratici e funzionali anche i sacchi della spazzatura colorati, resistenti agli strappi e con pratico laccio di chiusura, disponibili in diversi colori, utilissimi per ricordare con facilità la giusta collocazione di tutti i materiali.