Raccolta imballaggi in cartone: le nuove regole del contributo Conai

Contributo ConaiConai, il consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi, ha deliberato un adeguamento del contributo ambientale: dal 1° gennaio 2019 le aziende e le istituzioni che producono rifiuti a base cellulosica e smaltiscono imballaggi devono versare un importo di 20€/tonnellata anziché i 10€/tonnellata degli anni precedenti.

Cos’è il Contributo Ambientale Carta e Cartone e come è cambiato?

Il CAC (contributo ambientale carta e cartone) è la forma di finanziamento attraverso la quale Conai distribuisce equamente tra produttori e utilizzatori i costi delle attività di raccolta differenziata e riciclo degli imballaggi a base cellulosica come scatole e scatoloni, sacchetti in carta, etc.

L’aumento del CAC si è reso necessario a causa del forte aumento dei prezzi del macero causata dalle nuove imposte doganali cinesi sulle importazioni: l’adeguamento rende possibile a Conai di proseguire in modo costante l’attività di riciclo e recupero degli imballaggi in carta secondo alti standard qualitativi su tutto il territorio nazionale.

I 5.487 Comuni italiani (l’82,2 % della popolazione del Paese) in convenzione con Conai potranno, grazie all’aumento, continuare a beneficiare del servizio capillare di raccolta differenziata di carta e cartone erogato secondo i termini stabiliti nell’accordo Anci (associzione nazionale comuni italiani).

Pallet, imballaggi in legno e altri materiali: cosa cambia per smaltirli nel 2019?

Il contributo ambientale cresce anche per lo smaltimento degli imballaggi in vetro (da 13,30 € a 24€ /tonnellata) e plastica (da 208€ a 263€/tonnellata) a causa della saturazione degli impianti e degli alti costi di smaltimento dei rifiuti di scarsa qualità prodotti soprattutto nelle regioni del Sud. L’aumento ha effetto anche sulle procedure forfetarie/semplificate per importazione di imballaggi pieni.

Per quanto concerne gli imballaggi in legno, il Conai ha voluto ulteriormente incentivare il riciclo di pallet e bancali e il recupero degli stessi in circuiti produttivi controllati abbassando la percentuale del peso/pallet da assoggettare a contributi aziendale dal 40% al 20%.

Diminuiscono anche i costi per lo smaltimento di imballaggi in acciaio (da 8€ a 3€/tonnellata) e in alluminio (da 35€ a 15€/tonnellata).

Raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone: gli obiettivi raggiunti in Italia grazie al CAC e a Conai

I risultati positivi dell’attività di raccolta e riciclo di carta e cartone gestita da Conai sono riportati nel Rapporto Annuale 2017, che mostra un aumento degli imballaggi e dei materiali cellulosici recuperati soprattutto nei comuni del sud: quasi 3,3 milioni di tonnellate, bel 52.600 tonnellate in più rispetto all’anno precedente, con un valore pro-capite che supera i 54 kg per abitante e oltre 100 milioni di € versati in corrispettivi ai comuni convenzionati.

Grazie ai servizi e alle attività di sensibilizzazione e cultura del riciclo promossi da Conai, in 20 anni i volumi di carta e cartone recuperati sono più che triplicati, sottraendo allo smaltimento in discarica oltre 45 milioni di tonnellate di rifiuti a base cellulosica e raggiungendo brillantemente gli standard fissati dalla Comunità Europea in materia di raccolta differenziata e riciclo.

Recupero e riuso di carta e cartone, un trend in costante crescita

A causa della scarsità di boschi sul territorio nazionale, l’industria cartaria in Italia da sempre attinge al macero e ai semilavorati da riciclo per la sua attività produttiva: nell’anno 2017 si è raggiunta la quota di 10 tonnellate di macero riciclate al minuto, rendendo il nostro paese leader del riciclo di carta e cartone in Europa.

L’apertura di 3 nuove cartiere porterà un sicuro aumento della richiesta di macero e i nuovi standard europei, fissati ad un tasso di riciclo dell’85% dei rifiuti in carta e cartone per il 2035, saranno ulteriore motivo di incentivo per incrementare la raccolta differenziata e le attività di trasformazione e recupero degli imballaggi usati.