Come si fa la carta: origini e processo di produzione

Vi siete mai chiesti come si produce la carta? Tantissimi oggetti che utilizziamo ogni giorno sono proprio ottenuti con questo materiale, eppure non conosciamo esattamente il processo che trasforma un albero in un semplice foglio.

La carta è un materiale di origine vegetale con caratteristiche assorbenti, la cui tecnica di fabbricazione dalla corteccia dell’albero trova origine nella Cina del II secolo D.C. Secondo la leggenda, la carta fu prodotta per la prima volta da Cai Lun, un inventore che faceva parte della corte cinese e che realizzò il primo antenato della carta con la corteccia del gelso. Nel corso dei secoli si diffuse in tutto il resto del globo e, ad oggi, esistono molti tipi di carta con utilizzi vari e versatili.

Come nasce la carta? Viene ricavata da una miscela di legni differenti, le cui fibre vegetali (cellulosa) vengono sciolte fino a formare una pasta che verrà poi sottoposta a un processo di feltrazione ed essiccatura. Una volta completate queste operazioni, si presenta sotto forma di fogli sottili.

Come si produce la carta: guida step by step

L’iter di produzione della carta presenta diversi passaggi. Vediamo quali sono:

  1. Spappolamento
    In questa fase, attraverso l’utilizzo di strumenti appositi, la corteccia viene separata dai tronchi, i quali vengono poi ridotti a pezzi (chiamati chips) e sistemati all’esterno. In seguito, questi tocchi vengono trasformati in una pasta tramite diversi processi fisici e chimici, volti a separare le fibre vegetali del legno.
  2. Sbiancamento
    A questo punto la carta deve essere sbiancata: solitamente la pasta viene candeggiata con biossido di cloro fino a diventare bianca. Si possono utilizzare anche altri metodi più sostenibili, come l’utilizzo di ossigeno e idrogeno perossido.
  3. Pressatura
    A seguito di questi processi si ottiene una pasta composta da fibre in sospensione, si prosegue quindi con la fase di pressatura che prevede la riduzione della concentrazione di acqua per compattare maggiormente il foglio.
  4. Trattamenti superficiali
    É così ottenuta una carta grezza che presenta già la sua qualità assorbente, tuttavia non possiede ancora una superficie adatta alla scrittura o alla stampa. Per questo motivo vengono utilizzati diversi additivi che permettono di formare una patina sulla superficie dei fogli, in modo tale da raggiungere le proprietà desiderate. Gli agenti patinanti sono in genere polimeri, tuttavia si differenziano in base alla tipologia di carta prodotta e all’utilizzo a cui verrà poi destinata.
  5. Essiccamento
    Infine il foglio affronta un processo di essiccatura che prevede un’ulteriore riduzione di umidità. Passa quindi per una seccheria dove viene compresso da rulli riscaldati che applicano anche un’importante pressione, e grazie a questa operazione la carta risulterà ancora più liscia.

Quali e quanti alberi vengono utilizzati per produrre la carta?

Abbiamo visto come realizzare la carta, ma non ci siamo soffermati abbastanza sulla sua materia prima: gli alberi. In genere vengono utilizzate conifere che possono presentare fibre lunghe ottenute da alberi come il pino e l’abete, oppure corte ricavate da latifoglie, quali eucalipto, betulla e pioppo. La miscela è composta da una combinazione tra le due che definirà, in seguito, anche la tipologia e le caratteristiche della carta.

Quanti fogli di carta si ottengono da un albero? Secondo le stime del WWF, per produrre un chilo di semplici fogli da stampante, occorre circa 0,7 kg di fibre di cellulosa. Proseguendo con i calcoli si scopre che da un pino di dimensione media si ricavano all’incirca 159 risme di carta che corrispondono a più di 79.500 fogli.

L’importanza del riciclo

Riciclare è un dovere e un atto di grande importanza per noi ed il nostro pianeta: evitare lo spreco di carta ha vantaggi non solo per l’impatto ambientale ma anche dal profilo economico. Questo perché il riciclaggio permette di ridurre drasticamente i costi, le materie prime e l’energia utilizzata.

Ogni anno vengono tagliati circa 15 miliardi di alberi contro i 5 miliardi piantati. Grazie al riciclo di carta si evita di estrarre nuova cellulosa e quindi vengono abbattuti meno alberi; inoltre, le tecniche di riciclaggio permettono di risparmiare i 2/3 del consumo di acqua ed energia e di dimezzare le emissioni di CO2 rilasciate nell’aria

Diventa quindi evidente quanto sia importante conoscere i simboli della raccolta differenziata e scegliere i bidoni appositi per fare arrivare la carta da riciclare ai locali adibiti a svolgere i processi per il suo riutilizzo.

Riciclo e imballaggi ecologici: la scelta di ratioform

Un’azienda molto attenta al riciclo e all’ambiente è ratioform, che utilizza soluzioni d’imballaggio ecosostenibili prediligendo materie prime rinnovabili per la produzione di articoli come scatole di cartone e buste di carta, che poi unisce a componenti biodegradabili. Inoltre, i suoi prodotti hanno una percentuale di riciclaggio del 100%.

Un ottimo esempio di queste qualità è la sua Linea Terra di imballaggi ecologici che, oltre a rispondere attivamente al problema degli sprechi, è anche resistente ed economica.